Quando è il momento di prenotare una visita ginecologica
Non trascurare il benessere del tuo apparato riproduttivo, soprattutto quando i segnali che lancia cominciano a indicare che qualcosa non va. La mancanza di un’educazione sessuale sistematica non aiuta a evidenziare cosa sia normale per una vagina sana e cosa invece sia un campanello d’allarme, per cui se ti stai domandando quando andare dalla ginecologa, ti consigliamo di prenotare una visita in presenza dei seguenti sintomi:
- Bruciore e prurito intimo;
- Perdite vaginali di colore insolito, dall’odore pungente o in quantità eccessiva (N.B. Le secrezioni di una vagina sana possono essere trasparenti, biancastre o gialline in base alla fase del ciclo mestruale in cui ti trovi, ma sempre inodori.);
- Ciclo mestruale irregolare, troppo o poco abbonandante, oppure particolarmente doloroso;
- Perdite di sangue ricorrenti fra un ciclo e l’altro;
- Dolore pelvico o vaginale di qualsiasi tipo;
- Dolore e secchezza durante i rapporti sessuali;
- Nella zona del seno/dei capezzoli: dolore, gonfiore, noduli palpabili o secrezioni.
Non temere, la visita ginecologica può essere eseguita anche se non hai ancora avuto rapporti sessuali penetrativi, l’importante è comunicarlo al medico senza avere timore di essere giudicata. Se hai ancora qualche dubbio, ti ricordiamo che per un primo consulto anonimo e gratuito molti siti mettono a disposizione una ginecologa online 7 giorni su 7.
Pap test: quando farlo?
Oggi sappiamo che il tumore al collo dell’utero è provocato quasi sempre dall’infezione da Papillomavirus umano; per fortuna questo virus impiega tempi molto lunghi (parliamo di circa 10-15 anni) prima di sviluppare il processo cancerogeno, quindi per una donna che si sottopone regolarmente ai controlli è molto facile riuscire a individuare possibili lesioni precancerose in tempo per contrastarle.
È per questo motivo che, a partire dai 25 anni d’età fino ai 65 circa, alle donne viene raccomandato di eseguire un Pap test ogni tre anni. Questo esame prevede il prelievo delle cellule presenti sulla superficie del collo dell’utero e del canale cervicale, con la conseguente analisi in laboratorio per individuare eventuali anomalie.
Molte donne hanno timore quando devono andare dalla ginecologa per il loro primo Pap test, ma si tratta di un procedimento salvavita, rapido e indolore di cui non bisogna avere paura. Nelle donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali, il rischio di sviluppare il tumore al collo dell’utero è davvero basso, ma anche in questo caso la prevenzione è comunque una buona idea; per questo ti ricordiamo che è possibile sottoporsi al Pap test anche da vergine, l’importante è rendere nota alla ginecologa la propria condizione in modo che possa utilizzare gli strumenti più adatti.
Come prepararsi alla visita ginecologica
Come avviene di consueto all’inizio di ogni visita medica specialistica, la ginecologa proverà a ricostruire insieme alla paziente un’anamnesi familiare e personale. È utile quindi entrare nello studio avendo già in mente un quadro generale delle malattie familiari e personali più significative, portando con te anche l’esito di eventuali esami a cui ti sei sottoposte di recente.
Nel programmare una visita ginecologica di controllo è opportuno tenere conto del ciclo mestruale soltanto se è prevista l’esecuzione del Pap test; in quel caso è meglio infatti evitare i giorni del flusso, anche se poco abbondante, poiché la presenza del sangue mestruale può andare a interferire sulle analisi di laboratorio e sfalsarne i risultati.
Nonostante sia spesso fonte di ansia per la paziente, in realtà non è necessario depilarsi per sottoporsi a una visita ginecologica. Basta una buona igiene, ma allo stesso tempo è importante evitare l’uso di creme e lavande vaginali nei tre giorni precedenti alla visita. Necessario inoltre astenersi dai rapporti sessuali da almeno 24 ore prima. Per un maggiore comfort durante la visita, opta per vestiti che siano facili da togliere.